Con la giornata di oggi si chiude il campo estivo 2014 presso il Centro Amal Al Amustakbal di Aida. Le attivita’ svolte in questi dieci giorni sono state presentate in una serata conclusiva che ha visto la partecipazione numerosa delle famiglie dei bambini. I canti dei bimbi sono riusciti a coprire il rumore degli spari provenienti dalla porta del campo profughi. La festa non si e’ fermata nonostante gli scontri iniziati verso le 15 del pomeriggio. Gia’ ieri i militari israeliani hanno tentato invano di entrare nel campo, bloccati pero’ dai sassi degli shebab.
Ieri sera un’ esplosione ha rotto il silenzio serale di Aida. Un’azione , come abbiamo potuto osservare questa mattina, ha provocato alcuni danni al muro della vergogna che, nonostante tutto, e’ ancora in piedi. Il muro condiziona pesantemente la vita dei giovani palestinesi limitandone gli spostamenti e le prospettive.
Aisar, del campo profughi di Aida, ha 10 anni e oggi ha letto una sua lettera indirizzata a tutti i bambini specialmente a quelli val susini. Commentarlo limiterebbe il messaggio, per questo lo riportiamo per intero:
“Io sono Aisar del campo profughi di Aida e ho 10 anni.
A tutti i bambini del mondo, in particolare a quelli della Val Susa.
Abbiamo imparato che voi state male come noi; noi per colpa del muro dell’apartheid che ha diviso la Palestina e voi in Val Susa per il treno che ha rubato la terra dei vostri contadini e anche il vostro sorriso. Da noi c’è l’occupazione sionista, da voi c’è l’occupazione borghese. Mano per mano resisteremo, mano per mano raggiungeremo la libertà.
Da Aida fino alla Val Susa.”
Centro Amal al Mustakbal
Gli Shebab dell’Aida Camp
Radio Amal Rossa