Il detenuto leader del PFLP rifiuta di riconoscere la corte israeliana

RAMALLAH (Ma’an) – Il leader del PFLP Ahmad Sa’adat, rinchiuso in un carcere israeliano da sei anni, ieri ha dichiarato di non riconosce l’autorità del tribunale israeliano, così come annunciato da un avvocato all’agenzia Ma’an. 

Sa’adat ha fatto questa dichiarazione nel corso di un’audizione presso un tribunale di magistrati a Gerusalemme, così come confermato dall’avvocato di Addameer Mahmoud Hassan, che ha poi aggiunto che il leader del FPLP ha rifiutato di indicare il proprio nome alla corte.

Il giudice ha chiesto a Sa’adat come si sentiva rispetto allo scambio di prigionieri avvenuto per la liberazione di Shalit in cui non è stato incluso. Il leader del FPLP ha risposto che la libertà per la patria palestinese per lui è più importante della sua libertà personale.

Appena l’udienza si è conclusa, Sa’adat ha chiesto al giudice quanti criminali di guerra israeliani e americani siano stati processati per i crimini commessi contro il popolo palestinese.

“E’ l’occupazione israeliana che pratica il terrorismo, ed i Palestinesi hanno dei diritti, e la loro lotta è per una giusta causa”, ha commentato Sa’adat.

Il leader è stato sequestrato dalle forze israeliane nel 2006 da una prigione dell’Autorità palestinese a Gerico, dopo un lungo braccio di ferro tra i prigionieri e le truppe.

E’ stato quindi condannato a 30 anni di reclusione per il suo presunto ruolo nell’organizzazione dell’assassinio dell’ex ministro israeliano del Turismo Rahavam Zeevi nel 2001.

Saadat è stato tolto dalla cella di isolamento lo scorso maggio, dopo aver trascorso tre anni in completo isolamento nella prigione di Shatta.

Fonte: Ma’an
Traduzione a cura di PalestinaRossa

 

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