Rossella Urru è una cooperante italiana del CISP, il Centro Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, per cui ricopre la funzione di coordinatrice dei progetti di aiuto nei campi di rifugiati Saharawi. Rossella è stata sequestrata, assieme ad altri due suoi colleghi spagnoli, Eric Gonyalos e Aihnoa Fernandez de Rincon, la notte tra il 22 e il 23 di ottobre a Tindouf; il suo rapimento è stato rivendicato dal movimento “Unicità e Jihad Islamica nell’ Africa dell’Ovest”, gruppo di ispirazione salafita, uno dei tanti attivi lungo le rotte desertiche del Sahel. Da più di 150 giorni Rossella Urru è nelle mani dei suoi rapitori, lontana dai suoi due popoli, quello italiano e quello saharawi, a cui dedicava, in nome della solidarietà tra genti, tempo, energie ed entusiasmo, cercando di alleviare i grandi disagi di un popolo ancora in lotta per la propria indipendenza, la propria emancipazione ed una completa libertà. Rossella Urru è amica del popolo saharawi, che da tempo ne chiede la liberazione; il suo aiuto e quello di molti internazionali accompagna il cammino del Fronte Polisario e degli altri gruppi di liberazione verso un futuro senza occupazione e povertà, e mostra come anche qui, in un Italia narcotizzata dalla crisi e dal pensiero leghista-berlusconiano, esiste ancora qualcuno che, di fronte all’ ingiustizia, non china il capo, ma si alza e lotta per cambiare le cose. Rossella non era al seguito di una nave mercantile, non era armata, e non ha ammazzato nessuno; non la muoveva l’interesse di uno stipendio corposo, né la passione per le armi. Rossella era nel deserto per sostenere, rischiando in prima persona, la giusta lotta di un popolo oppresso, aiutando la sua gente a sopravvivere all’ occupazione. La scelta di stare dalla parte dei poveri, dei subalterni, è la stessa scelta fatta da Vittorio, è la stessa scelta che ogni anno ci porta nei campi profughi della Palestina e del Libano; è la volontà di praticare l’internazionalismo, di mettersi a disposizione dei popoli che lottano per raggiungere le loro aspirazioni di libertà e di giustizia. Per questo Rossella deve essere immediatamente liberata; per questo siamo al fianco del popolo saharawi e di tutti coloro che ne sostengono la causa.
Gap Parma