Aida, quanto sei bella!

POSTERAIDA

Verdì 19 e venerdì 26 luglio presso il circolo arci Pedale Veloce il Gruppo di Azione per la Palestina di Parma organizza due serate a base di cibo palestinese ed arabo, tutto a prezzi popolari!

Tutto il ricavato andrà a contribuire all’organizzazione del campo estivo internazionale “Amal al Mustaqbal” presso il campo profughi di Aida, Betlemme.

Vi aspettiamo numerosi,

con la Palestina nel cuore,

fino alla vittoria!

 

Gruppo di Azione per la Palestina – Parma

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Comunicato del Partito Comunista Marxista Leninista di Turchia e Nord Kurdistan (MLKP)

bp28http://www.mlkp.info/index.php

Dipartimento Internazionale / Comunicato n. 60
 
4 giugno 2013
 
La scintilla del 28 maggio nella piazza Taksim a Istanbul è divampata illuminando tutta la Turchia. A partire da piazza Taksim i lavoratori, i giovani e le donne si sono risvegliati, si sono ribellati, hanno reagito contro la polizia fascista che li attaccava e li teneva sotto assedio. Ora l´onda della rivolta si estende su sessanta province della Turchia, a partire dalla piazza Taksim di Istanbul, dalla piazza Kizilay ad Ankara, dalla piazza Gundogdu a Smirne. Trecentomila poliziotti hanno caricato violentemente i manifestanti con bombe a gas, proiettili di gomma, cannoni ad acqua e manganelli e nell´arco di una settimana ne hanno ucciso due, ne hanno feriti centinaia, decine dei quali gravemente, e continuano ad arrestarne migliaia.
Questa rivolta è l´esplosione della rabbia contro la tirannia fascista che gli operai, i giovani e le donne hanno covato negli anni! Ieri era il popolo curdo a fare crescere la Ribellione [Serhildan, N. d. T] gridando “ora basta” [“Edi Bese”, N. d. T.], e oggi questo loro slogan fa breccia e si diffonde anche ad ovest del paese. La resistenza unita e la rivolta dei nostri popoli contro il capitale monopolistico collaborazionista e contro il governo dell´AKP [Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, di matrice islamica, al governo con il premier Erdogan, N. d. T.] sta fermentando e continua a crescere!
Il governo fascista dell´AKP ha vietato la manifestazione del Primo Maggio 2013 a piazza Taksim con il pretesto che l´area doveva essere trasformata in zona pedonale. Hanno dichiarato uno stato di emergenza vero e proprio. Hanno chiuso al traffico ponti e strade. Decine di migliaia di poliziotti e forze di sicurezza hanno messo Istanbul sotto assedio. Le forze rivoluzionarie e comuniste, i partiti progressisti, i sindacati e le organizzazioni di massa hanno opposto resistenza, affermando la legittimità della lotta contro il blocco e gli attacchi della polizia fascista. Hanno dimostrato la volontà e la determinazione di riconquistare Taksim. Hanno dato il chiaro messaggio che a Taksim festeggeranno il Primo Maggio 2014.
Il governo dell´AKP parla di “soluzione” del problema curdo e intanto scatena attacchi fascisti, mette la gente in prigione e vieta le manifestazioni a Taksim. Il Primo Maggio del 2013 abbiamo avuto la dimostrazione che si finge di portare avanti un “processo di pace”, mentre l´intenzione vera è quella di vanificare la lotta rivoluzionaria dei nostri popoli che cresce. L´attacco a Taksim del Primo Maggio è parte dell´attacco politico, ideologico e organizzativo teso a liquidare la lotta crescente per la rivoluzione e il socialismo.
Comunque, il fatto che oggi il “processo di negoziato” della questione curda sia stato posto all´ordine del giorno ha creato l´opportunità e le condizioni perché le masse lavoratrici, stordite, manipolate e bloccate per anni con il veleno dello sciovinismo che ha fatto loro dimenticare i loro interessi e le loro rivendicazioni di classe, si orientassero verso la lotta contro il capitale e il governo, Sono scese in strada, si sono mobilitate, sono andate a Taksim, perché Taksim è la piazza del Primo Maggio, il simbolo storico della lotta di classe, della sua accumulazione, tradizione ed esperienza. Taksim è la piazza del lavoro e della classe operaia. È la piazza di chi non ha niente, di quelli che il governo dell´AKP chiama “saccheggiatori, ubriaconi e immorali”.
Contemporaneamente, il governo dell´AKP e il capitale monopolistico collaborazionista attaccano l´ambiente dove i lavoratori vivono. I valori storici e culturali dei lavoratori sono presi di mira e attaccati. Il pretesto è quello di creare aree verdi. Vogliono espellere i lavoratori dai centri urbani, dalla politica, da ogni attività e dalla vita, infine. Lavoratori e giovani sono quindi spinti nelle strade dal fatto che la barbarie capitalista toglie loro il futuro. L´esempio dei popoli di Tunisia ed Egitto, che hanno seppellito le dittature con la volontà e la mobilitazione sta animando la classe operaia e gli oppressi e li mette in movimento.
I nostri popoli stanno vedendo e sperimentando sulla propria pelle i tentativi di stabilire un nuovo sultanato ottomano nel paese e in Medio Oriente con un “sistema presidenziale adatto alla Turchia”. Si stanno ribellando contro questo governo e questa politica. Stanno dicendo basta al governo, che adotta leggi reazionarie – fasciste e crea istituzioni per applicarle. Esprimono una aspirazione urgente alla democrazia. Vogliono togliere di mezzo la dittatura fascista e si mobilitano per farlo.
Il filo conduttore di tutti gli strati sociali che partecipano alla rivolta è la rivendicazione di libertà politica. In Turchia la classe operaia e i lavoratori stanno resistendo contro gli attacchi che mirano a disorganizzarli e a distruggere i sindacati. Rivendicano la libertà e i diritti sindacali, la liberta di sciopero, la libertà di riunione e di organizzazione, che già erano limitate prima e che ora vengono loro strappate apertamente. Lo sciopero della Turkish Airlines sta continuando, nonostante tutte le difficoltà.
I sindacati DISK e KESK stanno partecipando alla resistenza generale scendendo in sciopero. Le donne dicono no alla violenza contro di loro, al divieto di aborto e alla politica del governo di “dare alla luce tre bambini”. Gli aleviti [gruppo religioso, N. d. T] vogliono la libertà di credo, l´abolizione delle classi obbligatorie di religione a scuola e della Presidenza degli Affari Religiosi, che cerca di assimilarli e farli diventare musulmani sunniti. Il popolo curdo rivendica diritti democratici nazionali e il diritto di istruzione in lingua madre. Gli studenti rivendicano una istruzione gratuita, autonoma e scientifica.
Il CHP [Partito Popolare Repubblicano, N. d. T. ] sciovinista che fa parte della cricca della classe dirigente e altre forze nazionaliste-fasciste puntano ad appropriarsi di un movimento, che si sta sviluppando come lotta comune di popolo dove convivono slogan e simboli diversi, con lo scopo di mantenerlo entro i confini del sistema. Manovrano per fare del movimento uno strumento per la resa dei conti con il governo. I partiti rivoluzionari e progressisti non permetteranno ai nemici dei popolo e della libertà di ricacciare indietro il movimento, di minarlo alle radici e di buttarlo fuori rotta.
Il MLCP sa che la vera democrazia e la libertà politica potranno essere realizzate solo abolendo le leggi che salvaguardano il regime fascista, distruggendo le istituzioni fasciste, rovesciando la dittatura fascista. Per questo motivo il nostro partito chiama al rafforzamento della lotta rivoluzionaria contro il capitale e il regime fascista.
Per trent´anni il popolo curdo ha sperimentato sulla propria pelle la violenza fascista e le bombe a gas che la polizia usa oggi contro le masse che lottano e resistono qui a ovest del paese; è la dimostrazione che un popolo che opprime un altro popolo non può liberare se stesso. Il MLCP fa appello al nostro popolo turco e ai lavoratori perché di questo prendano atto, perché sviluppino una lotta unitaria con il popolo curdo e la incrementino. Il nostro partito partecipa con le proprie forze, in prima linea nelle azioni militanti e persegue l´obiettivo di far sì che il processo in corso sia una svolta storica nella lotta per la rivoluzione e il socialismo. Uno dei compiti più importanti del nostro partito e dei partiti rivoluzionari di oggi è quello di rafforzare e sviluppare ulteriormente la “coscienza democratica” delle masse lavoratrici, che nelle strade e nelle azioni inizia a sorgere. Per questo dobbiamo procedere insieme: i movimenti nazionali, etnici e religiosi che lottano per la libertà devono marciare uniti ai movimenti rivoluzionari e progressisti.
Il MLCP invita le forze rivoluzionarie e comuniste internazionali e regionali, a sostenere la resistenza e la rivolta che cresce a Taksim e in Turchia. Con spirito internazionalista diciamo che “Taksim è ovunque, la resistenza è ovunque”, e chiamiamo ad incrementare le azioni di protesta di fronte alle ambasciate dello Stato turco borghese e a fare pressione sui rappresentanti del governo dell´AKP con telefonate, fax ed e-mail.

Viva la rivolta di Taksim!

Viva la rivoluzione e il socialismo!

Viva l´ internazionalismo proletario!

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Pisa. Aggredito esponente del Fronte Popolare Tunisino

moez

“Moez Chamki è stato colpito al volto mentre si dirigeva a un bar vicino alla stazione di Pisa”. Accuse a esponenti legati al governo tunisino.

Il Fronte Popolare Tunisino in Italia ha inviato questa denuncia:

Ieri sera, mercoledì 8 maggio, verso le 21.30, il compagno del Fronte Popolare Tunisino in Italia, Moez Chamkhi, ha subito una brutale aggressione. Mentre si dirigeva verso un bar nella zona stazione di Pisa, pochi metri dopo essere sceso dalla macchina, è stato colpito al volto da Hamed Talbi che si è diretto verso di lui senza pronunciare una parola. Dopo essere stato colpito Moez ha perso conoscenza ed è caduto. Si è risvegliato poco dopo mentre Hamed continuava a picchiarlo con calci e pugni su tutto il corpo. Per non essere “interrotto” Hamed ha portato con sé un altro gruppo di tunisini che si è disposto in cerchio intorno ai due in modo che nessuno vedesse cosa stava succedendo o potesse intervenire.

In un momento in cui in Tunisia la violenza contro i militanti  del Fronte Popolare, all’informazione, agli artisti, alle donne, ecc…aumenta continuamente (ultimo atto di violenza contro la manifestazione del Fronte chi è stata presa a sassate, mentre solo tre mesi fa veniva assassinato Chokri Belaid ) l’aggressione del compagno Moez risulta ancora più allarmante.

Dopo essere stato oggetto di accuse infamanti da parte di altri connazionali vicini al governo tunisino e al partito islamista , dopo essere stato accusato di essere un “comunista ateo e infedele” da parte di quelle stesse persone che hanno partecipato a diversi meeting organizzati in Italia da esponenti politici di governo e maggioranza islamista, Moez Chamkhi è stato aggredito e picchiato, così come capitava ai militanti, Moez compreso sotto la dittatura di Ben Ali, ancora una volta a causa della sua attività politica. Hamed Talbi è stato solo il braccio di un clima di odio e diffamazione che legittima e spinge alle aggressioni verso gli esponenti del Fronte Popolare e ogni voce libera, in Tunisia come in Italia.

Questi sono metodi, di nuovo, di una dittatura: se le aggressioni agli oppositori stanno tornando la norma in Tunisia, ci chiediamo fino a che punto si debba arrivare,anche qui in Italia, per condannare apertamente chi fa parte di questi gruppi violenti e di stampo fascista che stanno crescendo sempre di più forti delle continue “visite” in Italia di esponenti legati al governo tunisino e dell’appoggio di gruppi italiani ignari della situazione politica tunisina.

Fonte: Fronte Popolare Tunisino in Italia
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Comunicazione per campo estivo internazionale “Amal al-Mustaqbal”

Avvisiamo tutti gli eventuali interessati che è scaduto il tempo limite per inviare le candidature per la partecipazione al campo estivo.

Pertanto verranno contatti solo coloro che hanno inviato entro oggi (7 maggio) il modulo compilato.

Per chi non avesse fatto in tempo… ci vediamo al prossimo campo estivo (2014)!

Gruppo di Azione per la Palestina

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Maggio Palestinese

maggiopalestinese

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I popoli in rivolta scrivono la storia…

Il Gruppo d’Azione per la Palestina ringrazia tutti i militanti ed i simpatizzanti che hanno marciato con noi al corteo del 25 aprile dando vita ad uno spezzone internazionalista determinato, colorato e partecipato oltre le attese.

Un doppio ringraziamento va a chi si è speso nell’organizzazione politica e nell’organizzazione materiale dell’evento, che giudichiamo nel complesso positivamente.

Crediamo che i nostri contenuti, primo fra tutti la necessità di appoggiare le resistenze e le insorgenze popolari che oggi combattono per l’indipendenza e la giustizia, siano stati recepiti dai manifestanti e dai passanti, a cui è stato distribuito il volantino che potete leggere qui: http://gruppoazionepalestina.noblogs.org/volantino-25-aprile-2013/

D’altro canto i nostri cartelli, le nostre bandiere e il nostro striscione esprimevano chiaramente la nostra posizione: siamo solidali e fratelli coi popoli in lotta per l’autodeterminazione, e quindi sosteniamo le resistenze popolari che combattono gli eserciti della discriminazione, dell’occupazione e del colonialismo.

 

مقاومه حتی التحرير

Resistenza fino alla liberazione!

انتفاضه حتی النصر

Intifada fino alla vittoria!

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25 aprile internazionalista

palestina SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO
SENZA RESISTENZA NON C’E’ LIBERAZIONE

Proposta per un venticinque aprile 2013 internazionalista
 

tunisiasaharawikurdistanOgni anno il 25 aprile si festeggia la vittoria contro il fascismo, dittatura che per oltre
vent’anni ha oppresso e sfruttato il popolo italiano, ha invaso ed occupato altri stati,
ha represso, umiliato, ucciso nei campi di concentramento milioni di oppositori
politici e minoranze etniche; ha perfino concesso ai tedeschi di occupare militarmente
il suolo italiano, e, nel 1938, ha emanato le leggi razziali, logica conseguenza
dell’antisemitismo fascista.
Ogni anno festeggiamo la vittoria del popolo contro il regime, e la vittoria delle idee
di uguaglianza e giustizia contro quelle di sfruttamento ed oppressione; festeggiamo
la vittoria dei partigiani italiani e stranieri, combattenti del popolo, contro gli eserciti
e le polizie di Hitler e Mussolini, difensori della discriminazione, dello sfruttamento e
della guerra.
Ogni venticinque aprile viene ricordata la lotta di liberazione nazionale contro il
fascismo; vengono ricordati gli uomini e le donne che per la causa del popolo hanno
combattuto l’occupazione e la dittatura.
Quest’anno abbiamo programmato, in occasione del corteo cittadino del 25 aprile,
uno spezzone internazionalista, che faccia capire a tutti che esistono popoli e nazioni
ancora oppresse, ancora occupate da eserciti stranieri, ancora represse da polizie
brutali e da servizi segreti senza scrupoli.
Le lotte del popolo palestinese, del popolo kurdo e del popolo saharawi per la loro
indipendenza, e le lotte di molti altri popoli arabi per la libertà e la giustizia sociale
parlano lo stesso linguaggio e sostengono gli stessi ideali dei partigiani italiani.
Non si può ricordare la Resistenza di ieri senza sostenere i partigiani di oggi; non si
può ricordare i partigiani caduti senza dar risalto alle lotte dei partigiani prigionieri,
incarcerati a causa della loro resistenza contro i regimi che li opprimono.
Che il ricordo di ieri serva per cambiare il futuro
Ora e sempre resistenza!
L’appuntamento è per giovedì 25 aprile alle ore 9.30 in piazzale Santa Croce (portate
le vostre bandiere!)

Gruppo d’Azione per la Palestina -www.gruppoazionepalestina.noblogs.org

 

ل مستقبل بدون ذاكرة
رر بدون مقاومة  ل تح
ي لخمسة وعشرين أفريل 2013 أمم
ية ولكثر من عشرين عاما قمعت  ية , دكتاتور  كل عام في 25 أفريل نحتفل بالنتصار ضد الفاش
ت, قتلت في معسكرات العتقال  ت دول كثيرة, كبتت, أذل  ت الشعب اليطالي, غزت واحتل  واستغل
تى أنها  ية, ح  يات العرق  مليين المعارضين السياسيين والقل
ية،  يا، و، في عام 1938 ، أصدرت القوانين العنصر  نازية باحتلل التراب اليطالي عسكر  سمحت لل
ية لطبيعة  كنتيجة منطق
ية.  ية العنصر  الفاش
د فكر الستغلل  كل عام نحتفل بانتصار الشعب ضد النظام، وانتصار فكر المساواة والعدالة ض
والضطهاد؛ نحتفل
د جحافل جيوش وبوليس هتلر وموسيليني  بانتصار المقاومين اليطاليين والجانب, حماة الشعب, ض
تمييز  المدافعين عن ال
والستغلل والحرب.
كر  ية. نتذ  د الفاش  رر الوطني ض  كل خمسة وعشرين من أفريل نستحضر النضال من أجل التح
ية شعبهم.  ية من أجل قض  د الستعمار والدكتاتور  ذين ناضلوا ض  نساء ال  رجال وال  ال
ي, نستطيع من خلله, ايصال  دنا هذه السنة ، وبمناسبة مسيرة يوم 25 أبريل, تنظيم موكب أمم  بو
نه ل زالت هناك شعوبا وأمما مضطهدة, ترزخ تحت نير  ل الشرائح, أ  رسالة لى ك
ية  دمو  ي وأجهزة الستخبارات ال  ي المباشر وما زالت تعاني قمع البوليسي الوحش  الستعمار العسكر
بدون شفقة.
رية ، ونضالت  مساندتنا لنضالت الشعب الفلسطيني،الشعب البحريني, الشعب الكردي….. في الح
العديد من الشعوب العربية الخرى من أجل الحرية والعدالة الجتماعية, موقف دعم للمثل العليا التي
ناضل ويناضل من أجلها أحرار العالم.
ذين روت  كر الشهداء ال  ل يمكن استحضار صمود المس دون دعم مقاومة اليوم, ول يمكن تذ
طاغية.  د النظمة ال  دمائهم الرض دون ابراز كفاح المقاوم السير , بسبب صموده ض
فلتكن ذكرى المس حافزا لتغيير المستقبل
الن وإلى البد مقاومة!
Santa Croce الموعد ليوم 25 أفريل على الساعة التاسعة بساحة
Gruppo d’Azione per la Palestina -www.gruppoazionepalestina.noblogs.org

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“Per completare gli obiettivi della Rivoluzione”

hamma16incontro con il portavoce del Fronte Popolare tunisino Hamma Hammami
organizzato dal FP – coordinamento Italia
 

Domenica 14 aprile, presso la sede della Rifondazione Comunista bolognese, si è tenuto l’incontro organizzato dal Fronte Popolare Tunisino – coordinamento Italia, con la partecipazione straordinaria del portavoce del Fronte, Hamma Hammami.

Diversi compagni del Fronte si sono succeduti negli interventi iniziali, che hanno sottolineato le problematiche legate all’immigrazione ed alla vita politica dei tunisini in Italia. Una delle esigenze primarie, in questa fase storica, è quella di riuscire ad integrare gli emigranti nella vita politica italiana tanto quanto in quella tunisina, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori e le esperienze sindacali che, anche nella madrepatria, devono diventare terreno di conflitto e di ricomposizione sociale. Le stesse leggi sull’immigrazione, frutto di trattati bilaterali tra la Tunisia e l’Unione Europea, mirano ad isolare progressivamente le popolazioni del terzo mondo, ad impedirne la solidarietà con il proletariato della sponda nord del Mediterraneo e la circolazione di lotte e saperi: proposta strategica del Fronte è di abolire qualsiasi trattato sull’immigrazione che non rispetti la vita e la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie. Un ritorno al colonialismo è individuabile non solo nelle delocalizzazioni, nello sfruttamento delle risorse e della forza lavoro, ma anche nelle restrizioni e nelle problematiche legate ai visti, ai permessi di soggiorno e di lavoro all’estero: è possibile trovare una soluzione a questa situazione solo costruendo un ponte tra Italia e Tunisia e coordinare le lotte tra i due paesi attaccando il nemico imperialista su due fronti. Continua a leggere

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Incontro pubblico con il portavoce del Fronte Popolare Tunisino Hamma Hammami

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Aprile Palestinese

aprilepal

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