Cena Palestinese Sabato 14 Dicembre 2013

cenaAnche quest’anno il Gruppo d’Azione per la Palestina organizza la cena palestinese, che si terrà sabato 14 dicembre presso il Circolo Arci Pedale Veloce (borgo Bernabei 29).

Il ricavato dell’iniziativa andrà a finanziare:

– il Centro Amal al-Mustaqbal (campo profughi di Aida, Betlemme), nelle sue spese ordinarie e nell’ampliamento della Biblioteca Luca Malpeli- Matteo Bagnaresi. L’Amal al-Mustaqbal è un centro autogestito dalla popolazione del campo che durante l’anno ospita una scuola per bambini mentre d’estate è il luogo fisico dove si svolge il centro estivo per internazionali che  viene organizzato dal Gap. Per scelta politica il Centro non si appoggia a nessuna ONG (organizzazione non governativa), rifiutando di assecondare il fenomeno di “normalizzazione” dell’occupazione che questi organismi portano avanti.

-la famiglia di Muhammad Ayman, uno dei ragazzi più attivi  sia all’interno   dell’Amal al-Mustaqbal sia nelle sezioni giovanili del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). Muhammad è stato arrestato martedì scorso dall’esercito occupante sionista, che per il momento lo tiene imprigionato in un luogo non precisato. L’accusa che gli viene formulata è di appartenere al Fronte Popolare, partito laico e progressista che rifiuta le trattative di pace in corso e le politiche dell’ANP palestinese. Profugo figlio di profughi Muhammad Ayman è un compagno palestinese, che deve essere liberato. Sostenere la sua famiglia proletaria è dare un aiuto concreto e mandare il segnale che chi lotta non è mai realmente solo, che la solidarietà e la complicità superano i confini dell’apartheid e dell’indifferenza.

 

L’inizio della cena è fissato per le ore 21, e costerà dieci euro (prenotazione obbligatoria 333.2976123 – gap.parma@gmail.com).

Vi aspettiamo!

 

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Mohammad Ayman libero! محمد ايمن حر

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Verso il corteo del 30 novembre…FREE PALESTINE! DOWN WITH ISRAEL!

GAB

 

 

Un’azione di propaganda per diffondere

la nostra ostilità allo stato sionista

la nostra contrarietà agli accordi italo-israeliani

il nostro supporto alla lotta del popolo palestinese.

Viva la resistenza! Viva la lotta di liberazione!

 

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FALASTIN LANNA! LA PALESTINA E’ NOSTRA! VENERDI’ 25 OTTOBRE 2013 ore 18,30

falastinlanna-webFALASTIN LANNA! LA PALESTINA E’ NOSTRA!

VENERDI’ 25 OTTOBRE 2013, ore 18,30

Circolo Arci Pedale Veloce, Borgo Bernabei 29.

Dopo il secondo summer camp al campo profughi di Aida, Betlemme, il Gruppo d’Azione per la Palestina presenta i risultati del suo lavoro, tracciando un bilancio dell’esperienza in Palestina e delle prospettive di lotta da portare avanti in Italia.

La serata comincerà alle 18,30 con la proiezione di un video sul campo profughi di Aida e sul centro Amal al-Mustaqbal; seguiranno interventi, musica e fotografie e, dalle 20, un aperitivo con falafel, hummous ed insalata araba. Vi aspettiamo!

Gruppo d’Azione per la Palestina

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La condizione della donna nella Palestina occupata e il suo ruolo nella lotta di liberazione. Intervista ad Abla Sa’dat

copertinaintervistaIn occasione della prima giornata della Settimana di Azione Globale per la Liberazione di Ahmad Sa’adat (17-24 ottobre 2013), pubblichiamo un’intervista rilasciata ad alcuni militanti del Gap da Abla Sa’adat, presidente dell’Organizzazione delle Donne Palestinesi e moglie del Segretario Generale del fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Questa prima pubblicazione, incentrata sulla condizione della donna palestinese e su Ahmad Sa’adat, si inserisce nel quadro di una più ampia campagna di diffusione di materiale inedito, raccolto dai Gap durante i campi estivi organizzati in Palestina; seguiranno dunque altre interviste ed altre dichiarazioni, raccolte e tradotte dal Gruppo di Azione per la Palestina.

“La condizione della donna nella Palestina occupata e il suo ruolo nella lotta di liberazione” è disponibile qua sotto, in formato testo, mentre qui potete trovare il pdf scaricabile. Continua a leggere

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Libertà per Ahmad Sa’adat!

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Il raduno del Fronte di Azione degli Studenti Progressisti dà il benvenuto ai nuovi studenti dell’Università di Betlemme

 

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L’11 ottobre 2013 il Fronte di Azione degli Studenti Progressisti ha organizzato un incontro generale per rendere gli onori ai martiri ed ai prigionieri dell’Università. L’evento ha incluso gli studenti delle varie facoltà dell’università, ed anche l’ex prigioniero Khaled al-Saqara.

 

Mohammed Abu Aker, studente dell’Università di Betlemme, ha pronunciato il discorso del FASP durante l’incontro, ricordando i martiri del movimento nazionale Palestinese, tra i quali al-Hakim (George Habash, n.t.d.), Abu Ali Mustafa, Ghassan Kanafani, Abu Ammar, al-Qasim, Shikaki, Yasin e tutti i martiri della rivoluzione e dell’intifada. Ha sottolineato il loro rifiuto degli accordi di Oslo e dell’intero percorso di Oslo ed ha chiesto la fine delle scommesse sugli Stati Uniti, chiamando invece all’unità nazionale basata sulla fermezza e sulla resistenza nei confronti dell’occupazione. Continua a leggere

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La cultura è un’arma! In Biblioteca Civica uno scaffale di libri sulla questione araba

Dai primi giorni del mese di ottobre è stato allestito, nei locali della Biblioteca Civica (vicolo Santa Maria) uno scaffale dedicato esclusivamente alla questione palestinese ed alla storia contemporanea dei Paesi Arabi, posto di fianco al bancone dei prestiti, vicino all’ingresso.

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Ringraziamo i bibliotecari che hanno portato avanti questa lodevole iniziativa, dando seguito alle richieste e alle proposte fatte da alcuni utenti; la conoscenza della storia e della situazione attuale della Palestina e dei Paesi Arabi sono infatti elementi che, pur essendo estranei all’educazione canonica che viene fornita dallo Stato Italiano, sono di indubbio interesse ed importanza: diffondere e pubblicizzare libri, fumetti e saggi sull’argomento cerca di colmare una lacuna di conoscenze molto grave e profonda.

Lo scaffale rimarrà esposto al pubblico per tutto il mese di ottobre; se a quel punto il numero di prestiti sarà ragguardevole, non verrà dismesso, ma resterà al suo posto per un altro mese.

L’elenco delle opere disponibile comparirà a breve sul sito della Biblioteca Balestrazzi http://www.biblioteche.comune.parma.it/balestrazzi/it-IT/homepage.aspx

 

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La “cooperazione di sicurezza” tra l’Autorità Nazionale Palestinese e la forza occupante serve per impedire il divampare della Terza intifada

La polizia dell'Anp carica un corteo del FPLP a Ramallah (5.8.2013)

La polizia dell’Anp carica un corteo del FPLP a Ramallah (5.8.2013)

La compagna Khalida Jarrar, membro dell’Ufficio Politico del FPLP, ha dichiarato che la “security cooperation” tra l’Autorità nazionale Palestinese e l’occupazione sionista è un fattore fondamentale che porterà allo scoppio della Terza Intifada in Cisgiordania.

Il 3 ottobre Jarrar ha fatto notare come la cooperazione di sicurezza prosegua “nonostante i continui attacchi contro la popolazione, la terra ed i luoghi sacri palestinesi”. Ha inoltre affermato che l’Autorità Nazionale vuole prevenire ( o reprimere) il fatto che il popolo palestinese metta in pratica il suo diritto ad esprimere il rifiuto delle pratiche e delle politiche dell’occupazione.

Gli accordi di sicurezza sono “lo strumento principale con cui evitare scontri con gli occupanti”, dal momento che il popolo palestinese non accetta l’apartheid e si opporrà al razzismo e all’occupazione.

L’unità nazionale , la fine delle divisioni interne e la creazione di una leadership unificata per l’intifada sono gli elementi che porteranno a una forte rivolta. L’Autorità continua a lavorare nell’ottica di modificare marginalmente alcune delle politiche dell’occupazione, il che sostanzialmente non migliora le condizioni di vita del popolo palestinese, mentre il regime razzista mantiene il suo carattere ed il controllo militare del territorio.

I negoziati bilaterali sono un tentativo, portato avanti dall’ANP e da Israele, di prevenire lo scoppio della terza Intifada, e nei fatti non sono altro che un elemento che giova al regime occupante.

Lo stato sionista vuole distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale mentre continua a perpetrare i suoi crimini contro il popolo palestinese.

Khalida Jarrar ha quindi chiesto che l’Autorità Nazionale e tutti i negoziatori palestinesi terminino immediatamente ogni trattativa con gli occupanti, e al contrario prendano subito parte all’elaborazione e alla messa in pratica di una strategia di resistenza in difesa del popolo palestinese.

Khalida Jarrar

Khalida Jarrar

Ha inoltre affermato, rivolgendosi all’ANP ed ai suoi componenti: “Difendersi e lottare per i propri diritti con ogni mezzo è un diritto del popolo palestinese, quindi ogni tentativo di reprimere e restringere la sua libertà deve cessare immediatamente, e la sua battaglia contro l’occupazione e l’apartheid deve essere supportata”.

Traduzione a cura del Gruppo d’Azione per la Palestina

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Il Fronte Popolare saluta il generale Vo Nguyen Giap, eroe della lotta di liberazione vietnamita.

vietnam-palestineIl Fronte Popolare rende omaggio alla memoria del generale Vo Nguyen Giap, eroe nazionale del Vietnam, morto il 4 ottobre 2013 all’età di 102 anni. Il generale Giap progettò la strategia militare della ventennale guerra di liberazione vietnamita (1955-1975). Giap fu il primo comandante militare a sconfiggere le potenze coloniali in Asia, e la sua eredità è riconosciuta non solo dal popolo vietnamita ma dai popoli di tutto il mondo e da tutti i movimenti di liberazione dal colonialismo e dall’imperialismo. Lo sviluppo che Giap diede alle tattiche della guerriglia ispirarono le azioni dei “freedom fighters” e dei movimenti di resistenza in tutto il mondo, inclusa la Palestina. Gli è stata attribuita questa affermazione:”Il popolo palestinese e quello vietnamita hanno molto in comune, come due persone che soffrono dello stesso male”. L’eredità di Giap, fatta di resistenza, di dedizione alla causa e di lotta armata al servizio del popolo continua oggi ad ispirare nuove generazioni di combattenti per la liberazione.

Il generale Giap con Abu Ali Mustafa

Il generale Giap con Abu Ali Mustafa

 

 

 

 

 

 

Traduzione a cura del Gruppo d’Azione per la Palestina

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